•  Le Falìe

    I filò venerdì 08 dicembre 2023, Ore 20.30

    Velo Veronese - Teatro Orlandi

    L'OMETO E LA LUNA

    di Alessandro Anderloni - Le Falìe

    L’ometo si chiamava Saturnino e faceva il postino. Ogni giorno, a piedi, in bicicletta, con gli sci, dopo che con la corriera erano arrivate da Verona lettere e cartoline, dalla piazza di Velo Veronese saliva alle contrade a incontrare e a consolare solitudini: la sarta con il marito emigrato, il contadino vedovo, i due fratelli da maritare, la dolce Andreina. Finché, come racconta l’antica storia, in una notte di luna piena Saturnino non finì lassù, come l’ometo che olea quèrdar la luna co na forcà de spinarele. Era il 1969 e alla televisione si diceva che l’Uomo avesse messo piede sulla Luna. Lasciandosi ispirare dalla novella Scrivere a se stessi di Cesare Marchi, nel libro Quando eravamo povera gente, a trent’anni dal suo primo raccontare storie con La Madona l’à portà la luce, Alessandro Anderloni ha scritto il quattordicesimo testo teatrale per Le Falìe, con diciotto attori e attrici a mettere in scena il tempo del sogno e della disillusione.

    Intero € 12, ridotto (fino ai 9 anni) € 9
    Prenotazioni: lefalie@lefalie.it

  •  Le Falìe

    I filò sabato 09 dicembre 2023, Ore 20.30

    Velo Veronese - Teatro Orlandi

    L'OMETO E LA LUNA

    di Alessandro Anderloni - Le Falìe

    L’ometo si chiamava Saturnino e faceva il postino. Ogni giorno, a piedi, in bicicletta, con gli sci, dopo che con la corriera erano arrivate da Verona lettere e cartoline, dalla piazza di Velo Veronese saliva alle contrade a incontrare e a consolare solitudini: la sarta con il marito emigrato, il contadino vedovo, i due fratelli da maritare, la dolce Andreina. Finché, come racconta l’antica storia, in una notte di luna piena Saturnino non finì lassù, come l’ometo che olea quèrdar la luna co na forcà de spinarele. Era il 1969 e alla televisione si diceva che l’Uomo avesse messo piede sulla Luna. Lasciandosi ispirare dalla novella Scrivere a se stessi di Cesare Marchi, nel libro Quando eravamo povera gente, a trent’anni dal suo primo raccontare storie con La Madona l’à portà la luce, Alessandro Anderloni ha scritto il quattordicesimo testo teatrale per Le Falìe, con diciotto attori e attrici a mettere in scena il tempo del sogno e della disillusione.

    Intero € 12, ridotto (fino ai 9 anni) € 9
    Prenotazioni: lefalie@lefalie.it

  •  Le Falìe

    I filò mercoledì 27 dicembre 2023, Ore 20.30

    Velo Veronese - Teatro Orlandi

    L'OMETO E LA LUNA

    di Alessandro Anderloni - Le Falìe

    L’ometo si chiamava Saturnino e faceva il postino. Ogni giorno, a piedi, in bicicletta, con gli sci, dopo che con la corriera erano arrivate da Verona lettere e cartoline, dalla piazza di Velo Veronese saliva alle contrade a incontrare e a consolare solitudini: la sarta con il marito emigrato, il contadino vedovo, i due fratelli da maritare, la dolce Andreina. Finché, come racconta l’antica storia, in una notte di luna piena Saturnino non finì lassù, come l’ometo che olea quèrdar la luna co na forcà de spinarele. Era il 1969 e alla televisione si diceva che l’Uomo avesse messo piede sulla Luna. Lasciandosi ispirare dalla novella Scrivere a se stessi di Cesare Marchi, nel libro Quando eravamo povera gente, a trent’anni dal suo primo raccontare storie con La Madona l’à portà la luce, Alessandro Anderloni ha scritto il quattordicesimo testo teatrale per Le Falìe, con diciotto attori e attrici a mettere in scena il tempo del sogno e della disillusione.

    Intero € 12, ridotto (fino ai 9 anni) € 9
    Prenotazioni: lefalie@lefalie.it

  •  Le Falìe

    I filò giovedì 28 dicembre 2023, Ore 20.30

    Velo Veronese - Teatro Orlandi

    L'OMETO E LA LUNA

    di Alessandro Anderloni - Le Falìe

    L’ometo si chiamava Saturnino e faceva il postino. Ogni giorno, a piedi, in bicicletta, con gli sci, dopo che con la corriera erano arrivate da Verona lettere e cartoline, dalla piazza di Velo Veronese saliva alle contrade a incontrare e a consolare solitudini: la sarta con il marito emigrato, il contadino vedovo, i due fratelli da maritare, la dolce Andreina. Finché, come racconta l’antica storia, in una notte di luna piena Saturnino non finì lassù, come l’ometo che olea quèrdar la luna co na forcà de spinarele. Era il 1969 e alla televisione si diceva che l’Uomo avesse messo piede sulla Luna. Lasciandosi ispirare dalla novella Scrivere a se stessi di Cesare Marchi, nel libro Quando eravamo povera gente, a trent’anni dal suo primo raccontare storie con La Madona l’à portà la luce, Alessandro Anderloni ha scritto il quattordicesimo testo teatrale per Le Falìe, con diciotto attori e attrici a mettere in scena il tempo del sogno e della disillusione.

    Intero € 12, ridotto (fino ai 9 anni) € 9
    Prenotazioni: lefalie@lefalie.it

  •  Le Falìe

    I filò giovedì 04 gennaio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Teatro Orlandi

    L'OMETO E LA LUNA

    di Alessandro Anderloni - Le Falìe

    L’ometo si chiamava Saturnino e faceva il postino. Ogni giorno, a piedi, in bicicletta, con gli sci, dopo che con la corriera erano arrivate da Verona lettere e cartoline, dalla piazza di Velo Veronese saliva alle contrade a incontrare e a consolare solitudini: la sarta con il marito emigrato, il contadino vedovo, i due fratelli da maritare, la dolce Andreina. Finché, come racconta l’antica storia, in una notte di luna piena Saturnino non finì lassù, come l’ometo che olea quèrdar la luna co na forcà de spinarele. Era il 1969 e alla televisione si diceva che l’Uomo avesse messo piede sulla Luna. Lasciandosi ispirare dalla novella Scrivere a se stessi di Cesare Marchi, nel libro Quando eravamo povera gente, a trent’anni dal suo primo raccontare storie con La Madona l’à portà la luce, Alessandro Anderloni ha scritto il quattordicesimo testo teatrale per Le Falìe, con diciotto attori e attrici a mettere in scena il tempo del sogno e della disillusione.

    Intero € 12, ridotto (fino ai 9 anni) € 9
    Prenotazioni: lefalie@lefalie.it

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 05 gennaio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Teatro Orlandi

    L'OMETO E LA LUNA

    di Alessandro Anderloni - Le Falìe

    L’ometo si chiamava Saturnino e faceva il postino. Ogni giorno, a piedi, in bicicletta, con gli sci, dopo che con la corriera erano arrivate da Verona lettere e cartoline, dalla piazza di Velo Veronese saliva alle contrade a incontrare e a consolare solitudini: la sarta con il marito emigrato, il contadino vedovo, i due fratelli da maritare, la dolce Andreina. Finché, come racconta l’antica storia, in una notte di luna piena Saturnino non finì lassù, come l’ometo che olea quèrdar la luna co na forcà de spinarele. Era il 1969 e alla televisione si diceva che l’Uomo avesse messo piede sulla Luna. Lasciandosi ispirare dalla novella Scrivere a se stessi di Cesare Marchi, nel libro Quando eravamo povera gente, a trent’anni dal suo primo raccontare storie con La Madona l’à portà la luce, Alessandro Anderloni ha scritto il quattordicesimo testo teatrale per Le Falìe, con diciotto attori e attrici a mettere in scena il tempo del sogno e della disillusione.

    Intero € 12, ridotto (fino ai 9 anni) € 9
    Prenotazioni: lefalie@lefalie.it

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 15 dicembre 2023, Ore 20.30

    Velo Veronese - Sala dei Centomila

    SENTIERI NEL GHIACCIO

    Margherita Sciarretta, Enrico Breanza

    Nel 1974 il regista Werner Herzog camminò da Monaco a Parigi per raggiungere l’amica Lotte Eisner che stava per morire. Quando arrivò, dopo 21 giorni di cammino, Lotte era fuori pericolo. Di quel viaggio tenne un diario, Vom Gehen Im Eis (Sentieri nel ghiaccio), qui narrato con la voce di Margherita Sciarretta e la chitarra di Enrico Breanza.

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 22 dicembre 2023, Ore 20.30

    Velo Veronese - Chiesa Parrocchiale

    «REGINA COELI» CANTANDO SÌ DOLCE

    Alessandro Anderloni, Elena Bertuzzi, Emanuele Zanfretta, Matteo Zenatti

    Nel XXIII canto del Paradiso, Dante canta il trionfo di Cristo e di Maria nel Cielo delle Stelle Fisse. Come pargoli che porgono le braccia alla madre dopo averne bevuto il latte, così i beati cantano il Regina coeli così che «la dolcezza ancor dentro mi suona». Un canto a Maria, nell’attesa del Natale. Alessandro Anderloni, narrazione
    Elena Bertuzzi, canto
    Emanuele Zanfretta, flauti e cornamusa
    Matteo Zenatti, salterio e percussioni

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 12 gennaio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Sala dei Centomila

    TRIO OJALÁ - RAYUELA... EL JUEGO DEL MUNDO

    Anna Lisa Buzzola, Claudio Moro, Luigi Catuogno

    Un viaggio nel pathos, nella bellezza e nella forza della tradizione popolare sudamericana. A canzoni come Razon de vivir si uniscono brani strumentali come Brasilerinho o Abracando Jacarè; Todo cambia e La Maza si affiancano alla grazia di Alfonsina y el mar e Taquarì. Anna Lisa Buzzola, voce
    Claudio Moro, chitarra
    Luigi Catuogno, chitarra

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 19 gennaio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Sala dei Centomila

    LE CAMPANE “CON LA CUFFIA”: IL CANTO DI VELO

    con Nicola Patria

    All’inaugurazione delle nuove campane, nel 1840, il popolo esclamò: «Velo non è più Velo». Prima di quelle vi era una campana del 1793 definita «la miglior opera bronzea mai fatta da mano d’uomo». Infie divennero 5 le campane "alla veronese" sul campanile di Velo Veronese. Una serata per conoscere la storia delle campane “con la cuffia” di Velo.

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 26 gennaio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Sala dei Centomila

    NON SOLO PER BAMBINI. LE CANZONI DI GIANNI RODARI

    Silvia Manfrini. Giannantonio Mutto, Luca Degani

    Una voce, un pianoforte e una fisarmonica per riascoltare alcune tra le più belle poesie di Gianni Rodari musicate dai grandi autori italiani, da Virgilio Savona a Sergio Endrigo, e per scoprire come il grande scrittore e pedagogo abbia saputo rivolgersi sia ai piccini che ai grandi. Silvia Manfrini, voce
    Giannantonio Mutto, pianoforte
    Luca Degani, fisarmonica

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 02 febbraio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Sala dei Centomila

    FERITE D'AMORE

    Coro De Bolchan, Raffaella Benetti Luigi Paganotto

    Storie di ordinaria, quotidiana violenza tra compagni di vita. Raffaella Benetti racconta la sua esperienza con donne vittime di violenza maturata allo sportello antiviolenza e in un gruppo di psicoterapia per donne. Accompagnano la narrazione alcune canzoni degli anni Trenta e Sessanta interpretate dal Coro de Bolchan e accompagnate al pianoforte da Luigi Paganotto.

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 09 febbraio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Sala dei Centomila

    LA GRANDE GUERRA MESCHINA

    Alessandro Anderloni, Raffaella Benetti, Thomas Sinigaglia

    A patire della guerra sono, oggi come cento anni fa, i poveri, gli ultimi, gli inutili, i senza voce, i diseredati. Dire della Grande Guerra e raccontare la meschinità di chi la volle e di chi ne guadagnò è guardare in faccia la nostra civiltà che non impara nulla e uccide, ieri come oggi, in nome della “libertà”. Alessandro Anderloni, narrazione
    Raffaella Benetti, canto
    Thomas Sinigaglia, fisarmonica

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 16 febbraio 2024, Ore 20.30

    Velo Veronese - Sala dei Centomila

    SENZA PAURA

    Gianni Franceschini, Marco Remondini

    Una serata di fiabe per grandi e bambini, da quelle della Cina, attraverso l’Africa, l’America, fino alla Bassa Veronese e la Lessinia. Protagonista l’“eroe” senza paura, umile e semplice, che affronta gli ostacoli con astuzia e creatività. Al racconto si aggiunge la creazione dal vivo di un’opera pittorica. Gianni Franceschini, narrazione, pittura dal vivo
    Marco Remondini, violoncello, sax, elettronica

  •  Le Falìe

    I filò venerdì 23 febbraio 2024, Ore 20.30

    Verona - Teatro Orlandi

    IO SONO ANTONIO

    Alessandro Anderloni

    La storia di Antonio Pellizzari, figlio del paron Giacomo, grande industriale meccanico della Valle del Chiampo, e della Scuola di Musica che, dal 1952 al 1954, cambiò la cittadina di Arzignano. La sua vita fu breve e tormentata: vide sgretolarsi il colosso industriale creato da suo padre e le sue aspirazioni di artista, morendo misteriosamente a soli 35 anni. A cento anni dalla nascita, Alessandro Anderloni racconta il sogno e l’illusione di un uomo che donò la musica alla sua gente e la sua breve vita all’arte.