LIBERTÀ VA CERCANDO cinque anni con Dante nel Carcere di Verona

 Le Falìe

«Libertà va cercando» sono le parole che il poeta Virgilio, guida di Dante Alighieri nell’oltretomba, rivolge a Catone, custode della montagna del Purgatorio. Sono parole che in un carcere risuonano ancora più forte, nella solitudine delle celle e nel vuoto dei corridoi e dentro i cuori di uomini che vivono quotidianamente, nel corpo e nell’anima, la privazione della libertà.

Per cinque anni, dal 2018 al 2023, gli attori della compagnia “Teatro del Montorio” guidata da Alessandro Anderloni hanno camminato insieme con Dante, confrontandosi, provando e mettendo in scena la sua Divina Commedia. Le telecamere sono state insieme con loro, ammesse eccezionalmente all’interno del carcere, per documentare questa esperienza.

Tre sono state le tappe di questo percorso: il “fine pena mai” dell’Inferno portato in scena in forma itinerante nei luoghi del carcere, la fatica di salire la montagna del Purgatorio le cui prove sono state interrotte per ben tre volte a causa della pandemia e infine l’approdo al Paradiso dove la barriera tra persone detenute e spettatori si è dissolta in un abbraccio di luce e di suono. Un’esperienza di teatro e di vita con persone detenute di culture, religioni e lingue diverse alla ricerca ognuno della propria libertà.

65’, Italia, 2025
regia: Alessandro Anderloni
fotografia: Flavio Pèttene
montaggio: Giovanni Montagnana
suono: Samuele Tezza
musica: Mauro Palmas, Zeno Baldi