Toni delle croci, il nuovo racconto teatrale de Le Falìe

 Le Falìe

Le Falìe tornano in scena con il loro nono racconto teatrale e alzano la polvere dell’oblio su un altro dei tanti piccoli protagonisti della microstoria della Lessinia. Sul palcoscenico di Velo Veronese, il paese in scena, la piccola storia diventa storia dal valore universale. Nello spettacolo Toni delle croci Le Falìe raccontano Antonio Paggi, nato in contrada Sartori di Roveré di Velo, sui Monti Lessini Veronesi, nel 1879. Una vita segnata dalle due guerre del Novecento, la prima combattuta, come soldato, la seconda subita, come vittima, quel 7 febbraio del 1944, il giorno in cui fu ammazzato sul prato davanti alla casa che aveva appena terminato di costruire.

Una casa sulle cui pietre aveva scolpito centinaia di croci che gli valsero il nome di Toni delle croci, oltre a quello di Toni il matto, come lo chiamavano ingenuamente i suoi compaesani. Poco altro si sa di lui, se non che fu abile muratore e scalpellino, fu persona schiva e solitaria, fu emigrante in Prussia, fu ferito in guerra sul Monte Croce Carnico nel novembre del 1916. Non si sa il motivo per il quale fu ammazzato, non si conosce il nome di chi lo ammazzò, non si conosce il perché di quelle croci scolpite sulla roccia.

Toni ha voluto raccontare la sua storia a Le Falìe nella primavera del 2012. Gli attori e le attrici di Velo Veronese l’hanno ascoltata e raccolta sul palcoscenico in poche settimane. Di lui Le Falìe portano in scena due frangenti di vita: i trent’anni, tra il 1907 e il 1916, e gli ultimi giorni di vita nel 1944. Vai al calendario delle prossime repliche.